P. Bernardino M. Piccinelli
(1905-1984)
Volto pieno di luce, di gioia, di semplicità
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P. Bernardino (al secolo Dino)
M. Piccinelli nasce a S. Benedetto
Val di Sambro, località
Madonna dei Fornelli, il 24 gennaio 1905 da Agostino e da Adalgisa
Marsigli.
Rimasta vedova
nel 1906 quando il piccolo Dino non aveva ancora due anni, la mamma si
risposò nel 1909 con Giuseppe Laffi, dal quale ebbe
altri due figli, oltre ai quattro già avuti dal defunto sposo.
Avendo il Laffi ottenuto lavoro presso l'arsenale militare di Bologna,
la famiglia si trasferì nel capoluogo emiliano, trovando abitazione nei
pressi della Chiesa dei Servi, che divenne il luogo sacro frequentato da
loro, particolarmente da Dino in veste di chierichetto.
In seguito alla
domanda di entrare nell'Ordine dei Servi di Maria, il dodicenne Dino Piccinelli viene accolto nel 1917 nel convento di Montefano
in provincia di Macerata, per compiervi gli studi ginnasiali e l'anno di
noviziato (1917-1921).
Il primo anno
di filosofia viene trascorso da fr. Bernardino (nuovo
nome assunto al momento della vestizione) a Bologna (1921-22); nel successivo
anno scolastico (1922-23) egli, per ordine dei superiori, interrompe gli
studi filosofici per dedicarsi all'insegnamento della quarta elementare nel
collegio di Ronzano in aiuto al P. Maestro, P. Benedetto M. Marconi.
Il secondo anno
di filosofia di fr. Bernardino (1923-24) viene
ultimato a Firenze, presso il santuario della SS. Annunziata; nel quadriennio
seguente (1924-28) egli si porta a Roma dove, compiuti gli studi teologici,
viene consacrato sacerdote (5 febbraio 1928) e dove altresì consegue il
dottorato in teologia (giugno 1928).
Il primo anno
di lavoro apostolico (1928-29) P. Bernardino lo trascorre a Reggio Emilia,
risiedendo presso il santuario cittadino della Madonna della Ghiara. Negli anni 1929-1936 P. Piccinelli
viene assegnato di famiglia nel convento di Ronzano, dapprima come
vice-maestro dei giovani postulanti (1929-32), poi come padre Maestro degli
stessi (1932-36).
Dopo un anno
(1936-37) trascorso nuovamente a Reggio Emilia nel duplice incarico di priore
della comunità e padre maestro dei giovani, con il capitolo provinciale del
1937 P. Bernardino viene nominato parroco della parrocchia del S. Cuore ad
Ancona, in sostituzione del cugino P. Giovanni M. Rossi eletto priore
provinciale. Nei successivi 47 anni P. Bernardino rimase sempre di famiglia
al convento del S. Cuore, fino al giorno della sua dipartita.
Dal 1937 al
1968 per ben 31 anni ricopre l'ufficio di parroco, alternandosi con altri
frati nell'ufficio di priore della comunità.
Nominato
Vescovo Ausiliare dell'Archidiocesi Anconetana nel 1966, ne diviene anche
Vicario Generale, conservando per privilegio pontificio il precedente ufficio
di parroco fino all'anno 1968.
Nel 1980, allo
scadere del 75mo anno d'età, P. Bernardino dà le dimissioni dall'ufficio di
Vicario Generale e Vescovo Ausiliare, dimissioni che vengono accettate, la
prima nel 1980 e la seconda nel
Il 1° ottobre 1984 P. Bernardino Piccinelli
lascia questa vita tra il rimpianto di tutti coloro che ne avevano apprezzato
le alte virtù e i grandi meriti, anche civili. L’inchiesta diocesana per la causa di beatificazione, iniziata il 16 marzo 1996 ad Ancona e ivi conclusa l’8 ottobre 2006, fu riconosciuta valida dalla Congregazione delle Cause dei Santi il 30 novembre 2007. è attualmente in fase di ultimazione l’allestimento della Positio super virtutibus.
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