STAGNI
PELLEGRINO FRANCESCO G. Roschini |
Insigne per pietà,
scienza e impieghi. Nato in Budrio (a 17 Km. da Bologna) il 2 aprile 1859, a
15 anni, il 19 giugno 1874 prese l'abito dei Servi di Maria sul Monte
Senario. Emise la professione dei voti semplici a Firenze (anziché a Monte
Senario) il 22 giugno 1875, e quelli solenni il 13 settembre 1878, Quattro
mesi più tardi fu inviato nel Convento di Londra (a causa delle anormali
condizioni dei Conventi in Italia, in seguito alla legge di soppressione).
Il 13 settembre 1878 emise i voti solenni. Il 24 settembre del 1881 venne
ordinato Sacerdote. Il 26 agosto 1882 (undici mesi dopo l'ordinazione
sacerdotale) veniva nominato sottomaestro dei
Novizi. Nell'ottobre dell'anno seguente (1883) venne inviato a Roma per
perfezionarsi negli studi, frequentando per due anni le lezioni della
Pontificia Università Urbaniana. Si diede con
ardore allo studio di modo che potè conseguire
brillantemente il Dottorato in sacra Teologia. Fu quindi nuovamente
inviato a Londra, come Maestro dei Novizi e dei giovani Professi, nonché
Professore, nell'Ordine, di Filosofìa. Nel 1886
conseguì nell'Ordine il grado di Maestro in sacra Teologia. Nel 1887 tradusse
in italiano, dal francese, la Vita dei Sette Santi Fondatori scritta dal P. Soulier. L'8 ottobre 1890 venne nominato Parroco di S.
Maria di Londra. "Ora — scriveva — si apre un altro capitolo della mia
vita: farò il Parroco...". Oltre ai parrocchiani, e alle conversioni,
dovette curare l'assistenza alle scuole parrocchiali e agli Ospedali
esistenti nell'ambito della parrocchia: cosa che egli fece con vigile zelo,
per cui fu molto stimato ed amato dal Card. Arcivescovo Manning. Nel 1893
curò l'erezione della parte esterna della sua Chiesa, con l'aiuto di Mr. Robertson, uno fra i tanti da lui convertiti al
cattolicesimo. Il 9 settembre 1893, il S. Padre Leone XIII, dietro
indicazione del Card. Lorenzelli (già Professore
del P. Stagni), gli affidava "la cattedra di Metafìsica
nella scuola del Pont. Collegio Urbano, resasi vacante per la promozione di Mons. Lorenzelli a Internunzio
di Olanda". Nel 1895-96 ristampò, arricchendola di copiose ed utili
annotazioni, l'opera del Lorenzelli: Institutiones philosophicae theoreticae, in due volumi (Roma, Caggiani,
1895-1896). La sua aula scolastica — a detta dei suoi colleghi — era tra le
più disciplinate di tutto l'Ateneo. Durante l'insegnamento della Filosofia,
esercitò anche l'ufficio di Procuratore Generale dell'Ordine (dal 1895 al
1901) ed ebbe l'incarico di preparare il nuovo testo delle
"Costituzioni" dell'Ordine. Nel 1897 venne inviato a visitare i
Conventi degli Stati Uniti d'America. Al suo ritorno in Roma, fu nominato
Qualificatore della Suprema S. Congregazione del S. Ufficio, e, l'anno seguente,
Consultore. Insegnò Filosofia, nell'Ateneo Urbaniano,
per otto anni, con grande profitto dei suoi alunni. Nel Capitolo Generale di
Firenze del 1901 venne eletto Generale dell'Ordine. E' difficile dire quanto
si adoperò pel rifiorimento dell'Ordine, stremato dalle varie soppressioni
del secolo XIX. Egli pose il bene dell'Ordine — come soleva dire — "in
principio laetitiae meae"
(Ps. 136,8). Curò l'erezione, nella Basilica Vaticana, della colossale statua
di S. Bonfiglio Monaldi, opera dell'Aurelj. Nel 1903 venne eletto Segretario Generale della
Commissione esecutiva pel cinquantesimo della definizione dogmatica
dell'Immacolata Concezione e del Congresso Mariano internazionale, del quale
curò la pubblicazione degli Atti. Il 2 febbraio 1907 venne nominato
Arcivescovo dell'Aquila. Nel solenne ingresso nell'Arcidiocesi (10 aprile del
1908), venne accompagnato, tra gli altri, da Mons.
Eugenio Pacelli (poi Pio XII), suo grande amico. Dopo due anni e mezzo di
saggio e paterno governo dell'Arcidiocesi, il 31 ottobre 1910, Mons. Stagni venne nominato Delegato Apostolico in Canada
e Terra Nova. A lui è dovuta la fondazione della Provincia Servitana del Canada. Dopo otto anni di Delegazione
Apostolica, durante i quali tutti videro brillare in lui una mente superiore
a servizio di un cuore d'oro, la sua salute ebbe un crollo, per cui venne
chiamato a Roma. Questo richiamo nell'eterna Città (che apparve a tutti come
sicuro auspicio di una nuova e più alta esaltazione), segnò invece il rapido
epilogo della sua luminosa giornata terrena, il quale avvenne nella
"Clinica Bastianelli" il 23 settembre 1918. Durante la malattia,
nei momenti di spasimo più acuti, serbava sempre — così han riferito le
suore infermiere — il suo contegno grave, calmo e dalle sue labbra non si
udiva che Fiat voluntas
tua. "Prendetemi, Signore", diceva talvolta teneramente; poi
soggiungeva: "Tutto per Voi quello che soffro, o Signore", Deus meus et
omnia! era la sua esclamazione, quando gli venne amministrato il santo
Viatico... "Oh quanto bene mi fanno; quanto do loro da fare!",
esclamava talvolta alla suora infermiera che lo assisteva. E aggiungeva:
"Vado a prepararvi un posto in Cielo". Nella Chiesa
parrocchiale di Budrio, ove Mons. Stagni fu
battezzato, l'11 maggio 1924 venne eretto un elegante busto marmoreo al
"filosofo insigne, gemma dei Pastori" (iscrizione). BIBL.: Prospero M.
Bernardi O.S.M., S. E. Mons. Pellegrino M.
Francesco Stagni (Vicenza, Rumor, 1943) 142 pp. |